This website uses cookies to analyze the traffic. Information on the use of our website is therefore transferred to Google. More information

accettare
Contatta

Mescole

Elastomeri

La parola elastomero è formata dalla combinazione delle parole “elastico” e “polimero” e descrive un materiale solido avente l’elasticità come proprietà fondamentale.


In altre parole possiamo dire che è “elastico” un materiale che dopo essere stato sottoposto ad una sensibile deformazione sotto sforzo di trazione, compressione o stiramento, ritorna rapidamente alla forma iniziale non appena venga rimossa la forza applicata.


Mentre i metalli sono composti da singole unità chimiche (molecole) formate da atomi fortemente legati fra loro da forze elettromagnetiche, un polimero è formato da molecole costituite dal ripetersi di una struttura di base (monomero) fino a formare lunghissime catene molecolari dove la forza di attrazione tra le catene stesse è modesta.

Sebbene la chimica della vulcanizzazione differisca tra tipi diversi e classi di elastomeri, il meccanismo fondamentale rimane lo stesso. Nell’industria della gomma per classificare i vari elastomeri si fa riferimento alla norma ISO 1629 derivata dalla ASTM D 1418-79.


Il gruppo di appartenenza del polimero è indicato dall’ultima lettera del codice identificativo, la rimanente parte definisce univocamente l’elastomero.


Gli elastomeri del gruppo

M” contengono catene polimeriche sature di polietilene.

O” contengono atomi di ossigeno.

Q” contengono atomi di ossigeno e silicio.

R” contengono carbonio insaturo.

U” contengono carbonio, ossigeno e azoto.

Per ottenere l’elasticità e la stabilizzazione termica vengono introdotte tra le catene molecolari adiacenti del polimero dei legami chimici stabili mantenendo le forza elettromagnetiche basse; la formazione di questi legami tridimensionali tra le catene viene ottenuta riscaldando il materiale in presenza di elementi chimici attivi. Tale processo viene chiamato comunemente “vulcanizzazione” o, tecnicamente, “reticolazione”.


Ecco che, quando un elastomero vulcanizzato viene deformato, le catene molecolari avvolte a spirale vengono stirate, ma i ponti intermolecolari fanno si che il materiale riprenda sostanzialmente la sua forma iniziale una volta cessata la forza che ne ha determinato la deformazione.